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economia aziendale

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view post Posted on 26/11/2008, 21:17




Beni strumentali
Ogni attività d’impresa richiedono numerosi fattori produttivi che si distinguono in:
- fattori produttivi a fecondità semplice, essendo destinati immediatamente al consumo o alla vendita, esauriscono la loro utilità in una sola volta
- fattori produttivi a fecondità ripetuta, hanno un utilità protratta nel tempo (fabbricati, impianti, attrezzature, automezzi..). Questi fattori secondo la destinazione economica appartengono alle immobilizzazioni.

Le immobilizzazioni, comprendono tutti gli elementi patrimoniali destinati a essere durevolmente utilizzato presso l’azienda e si dividono in:
- immobilizzazioni immateriali, cioè privi di consistenza fisica, ma che hanno ugualmente dei fini per l’azienda. (es. brevetti, marchi, software..)
- immobilizzazioni materiali,sono costituiti da tutti i beni materiali con ciclo di utilizzo pluriennale o con durata illimitata .Le immobilizzazioni materiali possono includere:
• immobilizzazioni tecniche, sono beni materiali utilizzati durevolmente nell’ambito della
gestione caratteristica dell’impresa
• immobilizzazioni materiali non strumentali o patrimoniali, sono beni durevoli non
appartenenti alla struttura tecnico-operativa.
- Immobilizzazioni finanziarie sono rappresentate da:
• Partecipazioni in altre imprese, assunte come impieghi durevole di materiale per ottenerne un adeguata remunerazione
• Crediti per prestiti a scadenza medio-lunga, di norma fruttiferi di interessi attivi

Sono beni strumentali tutti quei beni materiali o immateriali che rappresentano gli strumenti destini ad essere utilizzati nei processi produttivi della gestione caratteristica.

I beni strumentali hanno un peso diverso a seconda dei settori di attività e dalle dimensioni aziendali. I beni strumentali concorrono a formare la struttura economico-operatica dell’azienda e le scelte sono di tipo strategico.

I beni strumentali sono fattori produttivi a fecondità ripetuta e sono:
- fattori a medio-lungo ciclo di utilizzo
- determinano il sostenimento dei costi pluriennali che partecipano attraverso quote di ammortamento
- sono impiegati da un ciclo di disinvestimento, ovvero da un tempo di recupero.

Quando i beni strumentali sono acquistati presso i terzi si ha il sorgere di un debito nei confronti del fornitore per il costo e per l’importo dell’iva, a meno che chi cede non sia un privato, poiché in tal caso non si applica per mancanza del requisito soggettivo.
I costi accessori di acquisto si sommano al costo dei beni strumentali, questi vengono detti partimonializzati in quanto non si trattano come costi d’esercizio.
Nell’acquisto di beni strumentali è molto frequente che il contratti preveda il versamento da parte del compratore di uno o più anticipi che dovranno essere fatturati addebitando l’iva.

Alcuni beni strumentali come terreni, fabbricati, automezzi possono essere conferiti dai soci al momento della costituzione della società o dopo. Il valore al quale i beni apportati vengono iscritti non è più un valore “oggettivo”, ma deriva da una valutazione concordata tra i soci che in alcuni casi devono tenere conto dei limiti stabiliti dal codice civile e risultanti da una relazione giuridica di stima redatta:
- nelle società per azioni, da un esperto tribunale
- nelle società a responsabilità limitata, da un esperto o da società di revisione.

Contabilmente occorre rilevare due momenti:
- la sottoscrizione della quota di capitale sociale da parte del socio
- l’effettiva esecuzione del conferimento dei beni

Leasing
Il leasing o locazione finanziaria ha per oggetto la locazione dei beni mobili o immobili acquistati o fatti costruire da un locatore, su scelta e indicazione del conduttore, il quale ne assume tutti i rischi, e con facoltà di quest’ultimo di divenire proprietario dei beni locati al termine della locazione dietro versamento di un prezzo stabilito.
Il leasing svolge funzione di finanziamento, infatti investe una certa somma nell’acquisto di beni strumentali per cederli in prestito d’uso all’impresa contro un pagamento di canoni periodici solitamente anticipati.

Il leasing presenta alcuni aspetti peculiari:
- facoltà riconosciuta al conduttore di acquistare alla scadenza del contratto la proprietà del bene pagando un prezzo di riscatto
- la determinazione dei canoni periodici, fissati in base al costo del bene e della durata del contratto
- servizi di manutenzione e di riparazione dei beni locati

Tipi di leasing
- leasing mobiliare, riguarda beni mobili, quali autovetture e altri mezzi di trasporto, macchine operatrici, attrezzature…
- leasing immobiliare, riguarda beni immobili

Si hanno poi operazioni di leasing agevolato, cioè forme di locazione finanziaria sia mobiliari che immobiliari.

Lease back, è una complessa operazione mediante la quale il proprietario di un certo bene lo vende a una società di leasing, ma nello stesso tempo ne mantiene la disponibilità grazie alla contestuale stipulazione di una locazione finanziaria.
Il lease back è una forma di leasing particolare, cioè l’impresa proprietaria dei beni ottiene lo smobilizzo temporaneo di investimenti fatti in passato, ne consegue quindi il recupero dei mezzi liquidi.

Aspetti contabili del leasing
Le operazioni di leasing si possono avere in due procedimenti:
Metodo finanziario, cioè tende a rispecchiare più la sostanza che la forma dell’operazione di leasing. Con questo metodo:
- alla stipulazione del contratto l’impresa utilizzatrice iscrive tra le immobilizzazioni il valore del bene presso una locazione e ne rileva in contropartita un debito di pari importo verso la società di leasing
- al ricevimento delle fatture per i canoni, poi l’importo di questo viene scomposto determinando, una quota capitale(che va a ridurre il debito), una quota interessi (costituisce un costo per oneri finanziari)
- al termine dell’esercizio, la ditta calcola e rileva la quota di ammortamento del bene presto una locazione finanziaria.
Metodo dei canoni, l’azienda utilizzatrice non inserisce tra le immobilizzazione i beni presi in locazione finanziaria, si limita solo a rilevare i canoni leasing man mano. Alla stipulazione del contratto va messo in evidenza l’ammontare dell’impegno finanziario con una scrittura degli impegni.

Problema della competenza dei canoni
I canoni leasing partecipano alla formazione del reddito secondo il principio della competenza. Se risulta che i canoni hanno un ammontare superiore a quello di competenza si rende necessario rinviare al futuro l’eccedenza rilevando un risconto attivo

Acquisto immobilizzazione immateriali
Le immobilizzazioni immateriali si distinguono in:
- immobilizzazioni immateriali in senso stretto rappresentato da veri e propri diritti giuridicamente tutelati che possono qualificarsi come beni immateriali e sono:
• diritto di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere di ingenio.
• concessioni, le licenze, i marchi.
- immobilizzazioni immateriali non rappresentate dai beni costituite da oneri pluriennali:
• costi di impianto e di ampliamento
• costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità con un utilità protratta nel tempo
- avviamento, elemento da considerare a sé in quanto è espressione del maggior valore attribuibile a un’azienda per la maggiore “reattività” derivante da un complesso di qualità che la caratterizzano.
Le immobilizzazioni immateriali in senso stretto, sono si solito acquistate esternamente mediante atti di scambio.

Utilizzazione dei beni strumentali
I beni strumentali hanno un ruolo e un peso diversi nei vari tipi di azienda. Si distinguono in:
- imprese capital intensive, cioè con un elevata intensità di investimenti in beni strumentali, dove prevalgono impieghi in impianti, macchinari, brevetti..
- imprese labour intensive, dove prevale l’impiego del fattore lavoro rispetto a quello dei beni strumentali

Manutenzione, riparazione, ammodernamenti e trasformazioni
Le manutenzioni sono interventi compiuti per conservare la funzionalità dei beni strumentali materiali
Le riparazioni, sono operazioni rivolte a ripristinare la funzionalità dei beni una volta che sia stata compromessa da guasti e rotture.
Gli ammodernamenti e le trasformazioni, sono un complesso di interventi diretti all’accrescere l’efficacia operativa dei beni strumentali, in quanto ne incrementano la capacità produttiva, produttività o sicurezza, o ne prolungano la vita utile. Le manutenzioni si dividono in:
- ordinarie, sono costituiti da interventi ricorrenti, spesso effettuati a scadenze programmate, servono a conservare le normali capacità di funzionamento dei beni
- straordinarie, sono quelle che indipendentemente dalla frequenza regolare o irregolare hanno come conseguenza miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza operativa dei beni strumentali

Ammortamento
L’ammortamento è un processo tecnico contabile mediante il quale il costo dei beni strumentali si spartisce sistematicamente fra gli esercizi nei quali erogano i loro servizi produttivi.
La sistematicità esige un piano di ammortamento che indichi:
- la quota di ammortamento, il cui compito esprime la parte di costo imputata per competenza all’esercizio considerato
- i fondo di ammortamento, cioè ammontare delle quote
- il residuo valore da ammortizzare, cioè l’importo da imputare agli esercizi precedenti.

Per distinguere un piano di ammortamento occorre distinguere:
- valore da ammortizzare, dato dalla differenza del costo storico del ben strumentale ed il presumibile valore di recupero dello stesso al termine della sua vita utile.
- Durata dell’ammortamento, che non si ricollega alla durata fisica del bene da ammortizzare, ma corrisponde alla sua durata economica cioè al tempo, per il quale sarà economicamente conveniente utilizzarlo nell’impresa. La durata economica dei beni strumentali si valuta considerando:
- La senescenza, cioè il logorio fisico legato al passare del tempo e all’utilizzo del bene
- L’obsolescenza tecnica, cioè il superamento dei cespiti causa dei processi tecnologici
- L’obsolescenza commerciale, cioè venir meno o ridursi della domanda dei prodotti che si fabbricano con quei beni
- Il collegamento con altri beni aventi una vita economica più breve

Criteri di ammortamento, riguardano le modalità di base alle quali il valore ammortizzato di un bene viene distribuito tra i vari esercizi. I criteri di ammortamento sono:
- criteri matematici, si basano su specifiche formule matematiche. Qui vi rientrano:
• ammortamento a quote costanti, le quote si ottengono dividendo il valore da ammortizzare per gli anni di durata utile del bene
• ammortamento a quote decrescenti, che può attuarsi secondo vari procedimenti, più noto quello americano.
- criteri elastici, le quote di ammortamento non sono rigidamente prestabilite, ma sono determinate di volta in volta in base a particolari parametri. Tali paramenti potrebbero essere le ore di funzionamento di una macchina, la quantità di prodotta da essa fabbricati, ed i kilometri percorsi da un automezzo.
- Criterio economico, le quote si determinano in base alla residua possibilità di utilizzazione dei beni strumentali nelle produzioni di impresa.

Le svalutazioni dei beni strumentali
Il valore dei beni strumentali può essere recuperato:
- tramite l’uso, nel tempo in cui i beni continueranno ad essere impiegati
- tramite il ricavo netto che si conseguirà dalla loro cessione dopo la dismissione dai processi produttivi

Dismissione beni strumentali
Si ha una dismissione di un bene strumentale nel caso il bene strumentale non essendo più convenientemente utilizzabile nell’impresa, viene estromesso dai processi produttivi nei quali si trova inserito.
I beni dismessi possono essere oggetto di:
cessione a terzi a titolo oneroso, cessione a titolo gratuito, radiazione, perdita per distruzione o sottrazione.

Si ha una radiazione di una risorsa quando un bene strumentale, che non è più impiegato nell’attività aziendale, perché tecnicamente obsoleto o fisicamente logorio, viene estromesso dai processi produttivi senza che sia possibile una sua cessione sul mercato.
Questi beni che non continuano ad essere fisicamente presenti in azienda vanno mantenuti in contabilità.
Se invece la radiazione interra beni non ancora completamente ammortizzati a fine anno si dovrà completare il processo di ammortamento.
Il bene radiato potrà essere demolito, essere venduto come rottame, essere ceduto gratuitamente
Personale
Nella vita dell’impresa il fattore lavoro, è un ruolo molto speciale.
In un ambiente produttivo tecnologicamente avanzato il fattore lavoro non è semplicemente sostituito dalla macchina.
La legislazione del lavoro comporta una certa rigidità nella gestione del fattore umano.
L’importanza del fattore lavoro riguarda non solo i livelli dirigenziali i quali devono possedere notevolmente la capacità manageriali, ma riguarda anche tutti gli altri dipendenti.

I modelli organizzati tradizionalmente comprendono:
- una struttura gerarchica o lineare, ogni dipendente riceve ordini solo dal suo diretto superiore
- struttura funzionale, è caratterizzata da un’elevata specializzazione ei capi di grado elevato e intermedio. Ciascun dipendente prende ordini da più superiori nell’abito delle competenze di questi ultimi
- struttura gerarchico - funzionale o a line staff, gli organi direttivi sono affiancati da un unità di staff, costituiti da un gruppo di esperti.

Classificazione dei lavoratori dipendenti
- dirigenti , possono essere tecnici amministrativi. Hanno poteri di iniziativa gestionale e di responsabilità
- quadri, sono dei lavoratori dipendenti, che pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti svolgono con continuità funzioni di rilevante importanza ai fini dello sviluppo aziendale
- impiegati, sono dipendenti che svolgono mansioni prevalentemente intellettuali, anch’essi si dividono a loro volta da: impiegati di concetto(svolgono attività intellettuale qualificata con un certo grado di autonomia ma senza aver responsabilità direttive), impiegati d’ordine la cui l’attività è di pura esecuzione degli ordini ricevuti.
- Operai, sono lavoratori che collaborano nell’impresa svolgendo mansioni prevalentemente manuali. Si distinguono in operai specializzati, operai qualificati e manovali comuni.
Accanto alle categorie degli operai si collocano gli apprendisti, a questi soggetti il datore di lavoro deve impartire e far impartire l’insegnamento affinchè non diventino lavoratori qualificati.

La costituzione porre il lavoro a fondamento dello stato stabilisce i principi generali sulla tutela dei lavoratori.
Una profonda riforma sulle regole e sui comportamenti del mercato di lavoro è stata attuata nel nostro paese con la riforma Biagi, in vigore dal 24 ottobre 2003. Questo intervento ha riguardato:
- il sistema di collocamento, il quale favorisce l’ingresso di operatori privati nell’attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro
- la flessibilità del lavoro, sono state introdotte nuove tipologie contrattuali e si sono modificati contratti già esistenti
- la formazione permanente dei lavoratori

Il contratto di lavoro è lo strumento per i quale le associazioni dei datori di lavoro ed i sindacati dei lavoratori regolamentano in modo uniforme i rapporti di lavoro in un determinato settore

Contratti integrativi aziendali sono conclusi tra sindacati dei lavoratori e la singola impresa. Sono accordi tipi di aziende di una certa dimensione.
I contratti individuali:
- durata a tempo determinato, nel quale viene indicata la data di scadenza del rapporto di lavoro
- durata a tempo indeterminato, se il rapporto si può sciogliere con il recesso di uno dei contraenti-

Lavoro a domicilio
Con il contratto di lavoro a domicilio, il presentatore d’opera esegue, presso il propri domicilio o in un locale in cu abbia la disponibilità, un attività di lavoro subordinato per conto di uno o più imprenditori utilizzando materie prime proprie o fornite dal committente.
Il lavoro a domicilio può essere fatto o da solo o con l’aiuto dei propri familiari, ma non può in alcun modo avvalersi dell’aiuto in manodopera salariata.

Il contratto a lavoro part-time detto tempo parziale prevede un rapporto continuativo svolto sulla base d un orario flessibile e ridotto.
Il part-time si dice:
- verticale, se il lavoratore presenta la sua opera a orario normale, ma solo in determinati giorni della settimana o dell’anno o mese.
- Orizzontale, se il lavoro è prestato tutti i giorni, ma a orario ridotto. In questo contratto il datore di lavoro può richiedere prestazioni supplementari rispetto all’orario concordato.(di norma 40 ore).
- Misto o ciclico, se è una combinazione tra il part-time orizzontale e quello verticale. In questo contratto e in quello verticale è consentito lo svolgimento di prestazioni straordinarie cioè rese oltre le 40 ore settimanali.

La retribuzione di un lavoratore part-time è ridotta rispetto a quella percepita dal lavoratore a tempo pieno ed è commisurata alla prestazione effettuata.

Il telelavoro consiste al dipendente di svolgere la propria attività lavorativa restano presso la propria abitazione e utilizzando apparecchiature informatiche direttamente collegate con l’elaboratore dell’azienda.

Nella riforma di Welfare, il lavoro part-time il datore di lavoro ha la possibilità di aumentare la durata della prestazione o di modificare la collocazione temporale con un preavviso di almeno 5 giorni.

L’amministrazione del personale
In base ai contratti collettivi i lavoratori dipendenti si collocano in varie categorie che a seconda delle mansioni esercitate ne consegue diversi livelli retributivi. I contratti prevedono anche le modalità di passaggio alla categoria superiore, ed in alcuni casi l’avanzamento avviene per anzianità.
L’amministrazione del personale è costituita dal complesso delle formalità e degli adempimenti amministrativi che si ricollegano ai rapporti di lavoro subordinato in tutte le loro fasi dal momento in cui sorgono fino a quando cessano..
Il lavoro di amministrazione del personale avviene con procedure automatizzate, tali procedure sono inserite in un sistema di contabilità integrata.
I dati relativi al personale devono essere caricati in alcuni archivi cioè:
- archivio anagrafico del personale, contiene generalità, codice fiscale, livello retributivo ecc di ogni dipendente
- archivio tabelle contrattuali, con gli importi delle retribuzioni e delle indennità previste per le diverse categorie di lavoratori
- archivio tabelle contributive e fiscali, dove sono memorizzati i minimali contributivi , le aliquote, gli scaglioni del reddito, detrazioni…

La retribuzione è il complesso dei compensi che il lavoratore percepisce con continuità come corrispettivo per l’attività intellettuale o manuale da lui prestata alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.
Per il datore di lavoro la retribuzione rappresenta un costo della produzione, mentre per il lavoratore è una risorsa fondamentale per soddisfare i bisogni suoi e quelli della sua famiglia.

Ci può essere:
- una retribuzione a tempo, che è proporzionata alla durata della prestazione ed è la forma di remunerazione più diffusa
- retribuzione a cottimo, che è proporzionale a una data quantità di produzione. I cottimi possono essere individuali o collettivi, quest’ultimi detti anche di squadra.
- Retribuzione a provvigione, applicata da alcune categorie di lavoratori i quali oltre ad uno stipendio minimo fisso, percepiscono anche un compenso commisurato al volume delle vendite effettuate
- Retribuzione con partecipazione agli utili che è corrisposta in base al risultato economico aziendale.

La retribuzione è costituita da una serie assai varia di elementi che si distinguono in:
- elementi della retribuzione corrente
- elementi della retribuzione differita

fanno parte degli elementi della retribuzione corrente(liquidati al termine di ogni periodo di paga):
- retribuzione di base o paga base
- l’indennità di contingenza
- scatti di anzianità
- premio di produzione
- superminimo individuale o “ad personam”
- indennità varie
- compenso per lavoro straordinario

fanno parte della retribuzione differita:
- gratifica natalizia o tredicesima mensilità, compenso che matura nell’arco di tutto l’anno e che viene dato nel mese di dicembre
- mensilità aggiuntive (quattordicesima, o quindicesima)
- tfr (trattamento di fine rapporto)

Assicurazioni sociali
Le assicurazioni sociali sono gestite da due istituti, ovvero l’istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), e dall’istituto nazionale delle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
INPS, ad esso fanno capo le gestioni di:
- assicurazione obbligatoria per l’invalidità la vecchiaia ed i superstiti, che garantisce l’assegnazione di una pensione a coloro che hanno una ridotta capacità di guadagno per infermità mentale o fisica, per coloro che interrompono l’attività lavorativa per limiti di età, ed ai superstiti in caso di morte del lavoratore assicurato.
- L’assicurazione sociale contro la disoccupazione involontaria, che garantisce un indennità giornaliera
- Il fondo di garanzia per il tfr
- La cassa integrazione guadagni, che garantisce al lavoratore una parte del salario in caso di interruzione o di riduzione del lavoro per cause non attribuibili alla sua volontà né quella del datore di lavoro.
- La cassa assegni per il nucleo familiare, in base al numero dei componenti ed al livello del reddito a nucleo familiare
- L’assicurazione per assistenza malattia, che costituisce ai lavoratori un indennità giornaliere in occasioni malattie professionali
- L’assicurazione di maternità, prevede un indennità giornaliera di maternità a favore delle lavoratrici in caso di maternità.
- Inps

INAIL
Istituto nazionale delle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro

Contributi previdenziali
L’INPS assegna alla ditta un numero di posizione assicurativa e fornisce i modelli necessari per alcuni adempimenti.
I contributi complessivi dell’INPS si calcolano in base al settore di attività e variano nel tempo. La base del calcolo e la retribuzione globale con dei minimi giornalieri soggetti ogni anno ad un adeguamento automatico.
I datori di lavoro devono presentare all’inps la denuncia mensile delle retribuzioni con delle somme a debito e con delle somme a debito

INAIL
I contributi INAIL a carico esclusivamente del datore di lavoro, il quale provvede ad auto liquidare il premio annuo provvisorio.
Entro il 16 febbraio l’azienda deve versare, il conguaglio relativo all’anno precedente, ed il premio provvisorio anticipato relativo all’anno in corso.

Ritenute fiscali
Le retribuzioni ed i vari compensi corrisposti ai dipendenti sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche, che viene trattenuta dal datore di lavoro il quale la versa poi all’erario.
Per effettuare il conteggio della ritenuta fiscale si procede:
- si determini il reddito mensile facendo partecipare anche le retribuzioni del periodo di paga, le indennità di trasferta, e le parti imponibili di indennità e di assegni vari.
- Sottraendo dal reddito mensile gli eventuali oneri deducibili
- Applicando le aliquote dell’irpef progressive per scaglioni di reddito annuo, si determini l’imposta lorda
- Sottraendo poi le detrazioni d’imposta, si ottiene l’importo netto della ritenuta fiscale da applicare in busta paga. Gli import annui vanno divisi per 12.

Detrazioni per carichi di famiglia
Le principali detrazioni sono per:
- detrazioni per carichi di famiglia, riguardano il coniuge a carico, se non legalmente ed effettivamente separato. I figli a carico compresi quelli naturali, adottati, affidati, e anche altre persone carico.
- detrazioni per lavoro dipendente

conguaglio di fine anno
oltre al conguaglio di fine anno l’azienda deve anche calcolare gli addizionali regionali, che dovrà poi trattenere un massimo di 11 rate mensili nel corso dell’anno successivo. Per l’addizionale comunale invece valgono regole diverse e più complesse.

Adempimenti previdenziali e fiscali dei datori di lavoro
I datori di lavoro sono soggetti ad alcuni fondamentali adempimenti previdenziali e fiscali. I principali dei quali sono:
- versamento unificato, i contribuenti entro il 16 del mese di scadenza effettuano versamenti unitari delle somme dovute allo stato alle regioni agli enti previdenziali. I termini di lavoro che il datore di lavoro è tenuto a versare sono, le ritenute fiscali entro il 16 del mese successivo a quello di pagamento, ed i contributo INPS, sempre entro il 16 del mese successivo

Liquidità delle retribuzioni
Il datore di lavoro ha l’obbligo di consegnare al dipendente un prospetto paga che può avere forme diverse ma che deve contenere:
- la denominazione completa del datore di lavoro
- il periodo di paga al quale la retribuzione si riferisce
- i dati anagrafici, la qualifica professionale, data assunzione
- indicazione analitica di tutti elementi retribuzione
- importo assegni nucleo familiare corrisposti al lavoratore
- indicazioni delle trattenute previdenziali e di quelle fiscali
- ammontare della retribuzione netta erogata
 
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